Le finalità di una Sezione di Studi Giuridici per la S.S.P.A. “G. Sergi”

L’Avv. Anna Pizzimenti, in un recente scatto fotografico durante il suo intervento al Convegno “Assistenza Educativa: strumento per l’inclusione degli alunni”, organizzato per l’intitolazione dell’Auditorium al Prof. Pietro Ciappina.
Inaugurare nel complesso e articolato piano delle attività della Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G.Sergi” un settore che si occupasse in via esclusiva di diritto non è mai stata una contraddizione o un elemento di contrasto con il percorso di formazione e di ricerca, a 360°, che il Fondatore della Scuola, Prof. Pietro Ciappina, ha sempre perseguito.
I semi dell’imprescindibilità delle conoscenze giuridiche, come parte integrante del percorso curriculare degli allievi della Scuola, furono messi a dimora in chi scrive all’atto del battesimo sul campo come docente per il modulo di “Legislazione”, per il Corso Triennale di Psicomotricità, nell’anno 2002: disciplina del Terzo Anno, unica a non beneficiare di alcuna pregressa pertinenza o continenza o anche semplice familiarità con le altre materie di un corso che si rivolgeva ad allieve e allievi in procinto di diplomarsi.
In altre parole, materia destinata ad una sudden death, da studiare, processare e poi abbandonare, una volta superato l’esame.
E invece quella che inizialmente apparve come un’attività complementare e residuale, si trasformò, ben presto, nel perno attorno a cui far girare l’articolato processo di formazione, prima, e di ricerca, dopo.
Le diffidenze nei confronti della disciplina, con cui quasi nessuno dei corsisti o delle corsiste annoverava conoscenze basilari, a livello anche solo di rudimenti, si tramutarono, lentamente e progressivamente, man mano che il corso fluiva, in curiosità e interesse, alimentati, principalmente, dal bisogno di comprendere le dinamiche afferenti al profilo professionale e lavorativo della qualifica in procinto di conseguire, una con l’incastro con i meccanismi di funzionamento del mondo del lavoro. Ciò che inizialmente appariva “residuale” finì, dunque, per tramutarsi nell’architrave che sorreggeva la struttura all’interno della quale ci si sarebbe potuti muovere, una volta lasciate le aule della formazione.
Non solo, se la funzione dei cd. “Aspetti legislativi” fosse stata circoscritta alla sola fase della formazione, la sua utilità sarebbe stata destinata a restare vincolata nel circuito, nobilissimo, ma per certi aspetti statico, della somministrazione nozionistica. Invece, proprio dall’aula provenivano quesiti, dubbi, richieste, che andavano al di là degli argomenti di lezione, necessitando di approfondimenti e di ponderate valutazioni (in ambito giuridico, i pareri non sono mai opinioni di pronta distribuzione, n.d.s.) che ampliavano la portata e il peso della stessa disciplina.
Il funzionamento del sistema educativo in Italia, la poliedricità della classificazione di professione sanitaria, il riconoscimento dei titoli professionali all’estero, lo scopo di un codice deontologico, le conseguenze, anche penalistiche, di una sua violazione: furono queste solo alcune delle richieste di approfondimento, che pervenivano in modo quasi estemporaneo, per poi fare ritorno come diagnosi approfondita della questione.
Nacque in quel laboratorio di “problemi in cerca di soluzioni”, la consapevolezza della funzione formativa e di ricerca del profilo giuridico-normativo, che il Prof. Pietro Ciappina sosteneva, auspicando che dei frutti di quelle attività restasse traccia nella rivista scientifica della S.S.P.A. “G. Sergi”, “I quaderni di Psicologia Applicata”, non solo come attestazione del percorso evolutivo fatto e delle sue positive ricadute sulla formazione, ma anche come base per un futuro, ulteriore iter di ricerca…desiderio a cui, tuttavia, non si diede immediatamente attuazione concreta e costante.
Bisognerà attendere un decennio prima che gli scopi di quell’attività quasi laboratoriale e interna all’aula si esternalizzassero in puntuali momenti divulgativi, anche se a margine di eventi e manifestazioni di rilievo pubblico: convegni a tema, connessi alla conclusione di corsi di formazione, o ricorrenze celebrative di pubblica condivisione. Nella sintesi dell’evento confluivano mesi di studio e di ricerca, che si esaurivano nella pubblica declamazione dei contenuti di quegli approfondimenti.
Nell’anno 2013 il primo significativo evento che rappresenta punto di svolta: in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ha luogo il primo convegno multidisciplinare sulle tematiche connesse a quella che all’epoca si chiamava ancora timidamente e in modo incerto “violenza di genere”. Nonostante il contributo polifonico, era evidente la matrice giuridica che sorreggeva l’impalcatura, concepita con rigore scientifico e con la richiesta di contributi qualificati e accreditati.
Nel 2017, altra svolta con l’ufficializzazione della Sezione Studi Giuridici della S.S.P.A. “G. Sergi”, nella veste più congeniale ad un’attività di studio e di ricerca, quella convegnistica, ormai confermata come irrinunciabile momento di approfondimento giuridico di tematiche sociali.
Il 2024 si apre con la prospettiva di nuove sfide e con l’obiettivo di dare concreta attuazione a quei progetti divulgativi che il Prof. Ciappina aveva immaginato e che sono stati incubati per anni, in attesa solo del momento propizio per sbocciare.
Il momento è giunto! Il presente articolo è l’opera prima, volutamente atecnica e con toni discorsivi e diacronici, di questo nuovo percorso, a cui si darà seguito con pagine di approfondimento su tematiche che affiancheranno i tradizionali “campi di materia” in cui si è operato in passato.
Non resta, dunque, che dichiarare e condividere le finalità della Sezione Studi Giuridici della S.S.P.A.” G. Sergi”: assicurare una crescita di pensiero autonoma e sempre più consapevole; garantire un’accurata e approfondita diffusione del sapere giuridico; promuovere una formazione umana completa e universale.
Avv. Anna Pizzimenti
Referente Sezione Studi Giuridici S.S.P.A.”G. Sergi”